venerdì 18 luglio 2014

Speranza

Mi pentirò senz'altro di quello che sto per scrivere.
Me ne pentirò, perchè troppe volte ho pensato, sperato, e troppe sono stata smentita.
Però oggi mi sembra che sia così e quindi, oggi lo dico: mi sembra di vivere in una città che non è  più morta.
Niente di che, per carità, non si corre di sicuro, però forse ci siamo svegliati.
Sarà che d'estate, senza nani, la vita scorre diversa e quindi sarà solo un problema di percezioni.
Sarà che certi "movimenti" sono importanti per me e, forse, solo per me.
Però.
Però, appurato che la linea 1 della tramvia non ha ammazzato nessuno e anzi, cosa stranissima, funziona benissmo,  stanno davvero lavorando alle linee 2 e 3 con un progetto che modifica completamente l'area dietro alla fortezza d'abbasso e lo fanno anche se non si smette nemmeno un attimo di litigare, protestare, contestare come nella migliore tradizione cittadina.

Però hanno aperto il nuovo teatro dell'opera di Firenze (del maggio via) e pare che amplieranno il programma.
Friggo dalla voglia di metterci un piede dentro.
Però ci sono delle belle mostre in giro: quella di Pontormo e Rosso (bellissima) è a fine, come quella di Pollock, ma hanno aperto finalmente il museo del '900.
Ci hanno messo solo quei 40 anni abbondanti da quando Ragghianti chiese che confluissero a Firenze donazioni di opere moderne per "risarcire" la città dallo sfregio dell'alluvione, perchè a quelle opere, e dalle molte altre acquisite dopo, si trovasse una casa degna.
Però gliel'hanno trovata davvero chè il complesso delle Leopoldine, messo proprio di fronte alla facciata di Santa Maria Novella è uno spettacolo anche da solo e mi sarebbe bastato che riaprissero quello per essere felice.
Invece ci hanno messo cose interessanti, compresa la collezione "Alberto Della Ragione", uno a cui io devo essere grata chè è a casa sua, nel suo appartamento di piazza della Signoria, dove le opere sono state visibili per anni, che da bambina ho incontrato l'arte moderna.
Però la gente torna a godersi le Cascine -poi magari gli casca anche un albero in testa, ma sono dettagli (grrrrrr)- ma la voglia è tornata.
Però c'è una nuova illuminazione del Ponte Vecchio (e qui le polemiche hanno raggiunto vette inusitate) ed i privati vengono coinvolti nei restauri importanti.
Ed è persino da un po' che controllano davvero e multano (o denunciano) i turisti zozzoni ed incivili chè hai voglia a dire gli italiani, gli italiani, poi vieni qui e ti faccio vedere io cosa non capita.
Sia chiaro, il top per me resta quel medico statunitense che ha staccato tre dita ad una statua del museo dell'opera del duomo, perchè le ha dato il cinque, ma ce n'è davvero per tutti i gusti.
Hanno riaperto il primo piano del mercato centrale, una costruzione liberty davvero bella, a due passi da San Lorenzo, e senza snaturarla. Il mercato alimentare (fantastico) del piano terreno è rimasto tale e quale ed aspetta la ripavimentazione di quest'autunno mentre al primo piano hanno creato un'area con ristorantini e mescite davvero carina.
Io continuo ad andare a mangiare da Nerbone se c'è l'inzimino, ma sopra è davvero perfetto per quelli un po' più "precisini" di me.
Hanno tolto le bancarelle dalla basilica chè il mercato di tipico ormai aveva solo i barrocci (gli stand di legno  a forma di vecchi bauli) ed è persino possibile vedere la statua di quella donna meravigliosa che fu Anna Maria Luisa de' Medici, una che non si fila nessuno e meriterebbe onori planetari
Certo la crisi c'è ed è pesante.
Ci sono zone del centro che l'hanno pagata tanto e non si riconoscono neppure più, invase come sono da negozi di cianfrusaglie ed alimentari aperti senza alcuna cura, ed altre che avrebbero bisogno di un progetto.
Certo il rischio Disneyland per adulti incombe e dispero si possa evitarlo.
Certo ormai se uno non alza gli occhi, molti negozi del centro potrebbero essere quelli di mille e mille altre città, ma se si ha voglia e occhio, le meraviglie non mancano e nemmeno la manualità artigiana.
In fondo se uno preferisce venire a Firenze per comprare una matita della Kiko, una maglia (sbilenca) di H & M o mangiare una pessima pizza le cui fotografie agghiaccianti sono appese fuori dal locale, è anche un problema suo.

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