Avrei molte cose da scrivere, cose minime, come sempre, ma non lo farò, perchè mi devo un po' sfogare.
Il fatto è questo:
- abbiamo quasi abrogato la L. 40,
- stiamo prendendo coscenza che possiamo ignorare le raccomandazioni UE sull'armonizzazione della normativa sul matrimonio, ma, prima o poi, ci troveremo invasi dalle conseguenze di matrimoni "sconosciuti" alla legge interna, ma valdissimi all'estero, che avranno tutto il sacrosanto diritto di produrre i loro effetti,
- abbiamo pure delle proposte di legge (ancora?) volte a rendere più rapide e meno complicate le fasi patologiche dei matrimoni stessi (ma secondo me, la separazione non va abbreviata, va tolta, mai visto riappacificazioni in vita mia e se ci sono, comunque, ci si può sempre riposare non lo vieta nessuno nè si perde l'anzianità maturata),
- i figli naturali sono, finalmente, identici sputati ai figli legittimi e legittimati chè sarà stato anche poco, ma a me non piaceva 'sto fatto che non avessero parenti a parte i genitori,
- le coppie sono più o meno coppie ovunque qualsiasi sia la loro composizione
- mio figlio gira con un paio di calzoni rosa e una maglietta mimetica e l'unica ad avere detto qualcosa sono io chè, diciamolo anche qui, mi sembra perfetto per il gay pride.
Si può sperare.
Poi sei in coda, spippoli sull'i pad e ti trovi quattro coglioni che hanno messo in piedi un gran can can perchè in un liceo prestigioso di Roma si sono letti dei brani di un romanzo i cui protagonisti sono una famiglia formata da genitori dello stesso sesso.
Ora io della Mazzucco ho letto solo "Un giorno perfetto" e mi è piaciuto, può darsi che questo romanzo invece faccia schifo.
Pazienza.
Non è questo, e non è nemmeno il fatto dell'esposizione dei fanciulli a modelli deviati (?), per quanto sia qui che comincia a figliare la mamma degli imbecilli per come la vedo io
E non è nemmeno la pornografia (?), sicuramente, contenuta nel testo.
No è che, io me lo chiedo, 'sti fanciulli vanno al classico, giusto?
E il programma è sempre lo stesso no?
A posto
Quando lo dico io che il MOIGE fa paura!
Son quelli che, ai miei tempi, si opponevano al corso di educazione sessuale al liceo, perchè, dicevano, sono materie che non possono essere sottratte alle famiglie.
Intendevano: di queste cose non si deve parlare, sia mai che imparano qualcosa e poi lo mettono in pratica; meglio che non sappiano cosa fanno.
Ora dicono che se leggi di omosessuali diventi buco.
Fosse vero!
Basterebbe far loro leggere qualcosa di uno intelligente per risolvere il problema
Una delle cose che più amo del mio lavoro è che ti mette continuamente a contatto con le persone.
Capita, a volte, che si crei un legame che va al di là del problema di cui ci si occupa per questo o per quello, un legame che non ha niente a che fare con il contenuto del fascicolo.
A noi è capitato tra gli altri con una coppia che, nel tempo necessario al primo ed al secondo grado di una causa, ha affrontato una grave malattia e poi, in conseguenza alle cure, l'infertilità.
Adesso hanno un bellissimo bimbo di quasi tre anni, concepito in Spagna, con l'eterologa.
Una delle cose che più amo dell'abitare in un paese, magari un po' particolare, ma pur sempre un paese, è che nessun avvenimento è segreto e nessun giudizio su un fatto, o una scelta, astratto, avulso dalla persona a cui si riferisce.
Può sembrare un grave difetto, ma non lo è, perchè quando si è saputo che una maestra e la sua compagna aspettano un bimbo, nemmeno i più rigidi guardiani della morale, hanno potuto ignorare la persona oltre le idee.
Parlare in astratto, dei massimi sistemi, non è mai come guardare in faccia una persona che si conosce e di cui si ha stima.
E questo, secondo me, vale più di mille discorsi.
Preferirò sempre Marco e Giovanni e Lucia e Giada che si baciano sotto un portone, Piera a cui cresce la pancia, Michele che chiede ed ottiene l'affidamento esclusivo dei figli, Simone e Cristiano che mettono su casa e vanno a fare compere mano nella mano, Luisa e Gabriele che dicono, serenamente, qual è stata la loro scelta di famiglia, a tanti discorsi che convincono solo quelli che erano già convinti.
Non mi interessa che tutti la pensino come me, mi basta che tutti possano poter vivere come pensano di volerlo fare.
E quindi grazie, grazie a chi ogni giorno, semplicemente, fa le sue scelte e vive la sua vita.
Grazie anche alla Corte costituzionale per la sentenza di ieri, grazie al TAR del Lazio, alla Corte Europea dei diritti dell'Uomo ed alle corti territoriali che, in questi anni, la Legge 40 l'hanno disapplicata ritenendola in contrasto con norme superiori.
Grazie perchè degli aspetti più francamente incomprensibili di quella pessima legge non è rimasto quasi più niente.
Abolito il divieto di produzione di più di tre embrioni, abolito l'obbligo dell'impianto contemporaneo di tutti gli embrioni prodotti, abolito il divieto di crioconservazione, abolito di fatto, pur nell'attesa della pronuncia definitiva della Corte Cost., il divieto di accesso alla PMA per le coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche, abolito il divieto di eterologa.
Cosa resta?