giovedì 10 aprile 2014

Grazie e vaffa. Breve compendio sulla L. 40/2004


Una delle cose che più amo del mio lavoro è che ti mette continuamente a contatto con le persone.
Capita, a volte, che si crei un legame che va al di là del problema di cui ci si occupa per questo o per quello, un legame che non ha niente a che fare con il contenuto del fascicolo.
A noi è capitato tra gli altri con una coppia che, nel tempo necessario al primo ed al secondo grado di una causa, ha affrontato una grave malattia e poi, in conseguenza alle cure, l'infertilità.
Adesso hanno un bellissimo bimbo di quasi tre anni, concepito in Spagna, con l'eterologa.
Una delle cose che più amo dell'abitare in un paese, magari un po' particolare, ma pur sempre un paese, è che nessun avvenimento è segreto e nessun giudizio su un fatto, o una scelta, astratto, avulso dalla persona a cui si riferisce.
Può sembrare un grave difetto, ma non lo è, perchè quando si è saputo che una maestra e la sua compagna aspettano un bimbo, nemmeno i più rigidi guardiani della morale, hanno potuto ignorare la persona oltre le idee.
Parlare in astratto, dei massimi sistemi, non è mai come guardare in faccia una persona che si conosce e di cui si ha stima.
E questo, secondo me, vale più di mille discorsi.
Preferirò sempre Marco e Giovanni e Lucia e Giada che si baciano sotto un portone, Piera a cui cresce la pancia, Michele che chiede ed ottiene l'affidamento esclusivo dei figli, Simone e Cristiano che mettono su casa e vanno a fare compere mano nella mano, Luisa e Gabriele che dicono, serenamente, qual è stata la loro scelta di famiglia, a tanti discorsi che convincono solo quelli che erano già convinti.
Non mi interessa che tutti la pensino come me, mi basta che tutti possano poter vivere come pensano di volerlo fare.
E quindi grazie, grazie a chi ogni giorno, semplicemente, fa le sue scelte e vive la sua vita.
Grazie anche alla Corte costituzionale per la sentenza di ieri, grazie al TAR del Lazio, alla Corte Europea dei diritti dell'Uomo ed alle corti territoriali che, in questi anni, la Legge 40 l'hanno disapplicata ritenendola in contrasto con norme superiori.
Grazie perchè degli aspetti più francamente incomprensibili di quella pessima legge non è rimasto quasi più niente.
Abolito il divieto di produzione di più di tre embrioni, abolito l'obbligo dell'impianto contemporaneo di tutti gli embrioni prodotti, abolito il divieto di crioconservazione, abolito di fatto, pur nell'attesa della pronuncia definitiva della Corte Cost., il divieto di accesso alla PMA per le coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche, abolito il divieto di eterologa.
Cosa resta?
Un grande vaffa a tutti quelli che 10 anni fa, potevano risparmiare e farci risparmiare tante fatiche, tante battaglie e tante sentenze andando a votare un referendum.
No, il vaffa non è per quelli che certe norme, moralmente ed egoisticamente (va bene per me, è la scelta giusta per tutti) le ritenevano condivisibili, è per quelli che sono 10 anni che si sgolano virtualmente e non, sull'arretratezza del paese, ma preferirono andare al mare.
Adesso aspetto le prime istanze di trascrizione in Italia dei matrimoni tra persone dello stesso sesso legalmente contratti all'estero.
E ci sarà da ridere
 

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