venerdì 4 aprile 2014

V come vittoria

... Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia.
E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai di giocatori
che non hanno vinto mai
ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro
e adesso ridono dentro a un bar,
e sono innamorati da dieci anni
con una donna che non hanno amato mai.
Chissà quanti ne hai veduti, chissà quanti ne vedrai....

Ci sono canzoni, poesie, quadri, che ii appartengono, che fanno in qualche modo parte della iua storia anche se non ci sono entrati nel momento in cui avrebbero potuto e, logicamente, dovuto.
Prendi questa canzone di De Gregori, quando è uscita avevi 11 anni, dovresti ricordartela e invece sei dovuta andare a controllare su Wiki per sapere a quale album appartiene.
E l'album te lo ricordi, solo che per te, lì dentro c'era solo la donna cannone, perfetta, in effetti, per uno sgorbietto come eri, o ti sentivi, a quell'età.
La leva calcistica del '68 l'hai conosciuta molti anni dopo grazie ad una cassetta fatta per te da un amico, un gioco che usava ai tuoi tempi: tu fai una cassetta e me, io ne faccio una a te, ognuno ci mette quello che vuole, quello che lo fa pensare all'altro.
C'era, Perfect day di Lou Reed, Private dancer della Turner, Sitting on the dock of the bay, With or Without you, Hei jude, Father and son ...cose così.
Il tuo amico era un grande, perchè le aveva azzeccate praticamente tutte.
Ti sono rimaste praticamente tutte, e si, certo è perchè sono grandi canzoni, ma non solo.
Parlano alla parte giusta di te, quella fatta per ascoltarle
Vale anche per il requiem per dire, Verdi è un gigante non si discute, ma a te piace Mozart, e non ti importa chi lo abbia davvero composto e in quale parte.

Ecco la Leva Calcistica è perfetta per questa settimana appena trascorsa perchè, a volte, nella vita, non si deve avere paura di tirare un calcio di rigore.

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