venerdì 25 settembre 2015

Corri la vita







e se non ce la fai, almeno rotola.

Quest'anno le magliette sono stu-pen-de (a trovarle)

mercoledì 23 settembre 2015

Letterina alla bambina che ha baciato mio figlio

Cara Bambina Bionda che ieri hai baciato Attila ai giardinetti,
vorrei dirti due cose a futura memoria.
La prima, mi scuserai, è più spicciola, un consiglio pratico e niente più, la seconda è forse un po' più importante, ma è da grandi, quindi ti suonerà di certo la solita cosa da vecchia babbiona, abbi pazienza secondo me ti tornerà utile, quindi mettila lì in un angolo e magari torna a prenderla tra un po'.
Cominciamo.
Sappi che non è una bella cosa baciare uno mentre sei "fidanzata" con un altro ma, detto questo e senza falsi moralismi, sappi che siamo tutti consapevoli che può capitare.
Ecco, per il futuro, se capita, quando capita, procura che il tuo fidanzato non sia anche lui ai giardinetti mentre lo fai, anzi, procura che il tuo fidanzato e quello con cui vuoi pomiciare non si conoscano, non si frequentino e si stiano pure un po' antipatici o almeno, accertati che l'altro sappia che hai una "relazione" con un suo amico e non faccia gaffe, perchè vedi anche i maschi parlano, non come le femmine questo no, ma parlano.
Siccome parlano, puoi starne certa, certamente il pomiciato dirà al fidanzato della pomiciata e tu finirai immancabilmente appellata come una antica, famosa, città dell'Asia Minore, teatro di una lunghissima guerra, cantata stupendamente da un vecchio poeta cieco.
Inizia per T.
E ci rimarrai molto male.
E finirai per dire che i maschi sono delle deiezioni lasciate ai margini delle strade da cani randagi o ragionano con organi non preposti allo scopo.
E sarete tutti punto a capo, presi da vecchi stereotipi.
La seconda cosa che volevo dirti è che non è colpa tua.
Può darsi che tu sia una scafatissima baciatrice seriale di quelle che baciano tutti chè così in mezzo a tanti due di picche, trovano anche uno che ci sta, ma nel caso in cui non sia così, ricordati che non è colpa tua.
Attila quel bacio non se lo aspettava, infatti lo hai preso sul mento, Attila non contemplava nemmeno l'ipotesi che qualcuno potesse baciarlo, a dirla tutta ad Attila l'idea dei baci fa abbastanza schifo al momento.
E' maschio, la sua testolina è piena di computer, karate, robot e amici, vanno bene anche femmine, ma è una sola la categoria contemplata per i rapporti col prossimo di pari età.
Quindi come vedi, non è colpa tua.
A guardare bene ed a dirla tutta non è nemmeno colpa sua.
Non lo è ora che non è pronto, ma non lo sarà nemmeno tra qualche anno.
Non è colpa di nessuno se non piacciamo abbastanza, non significa che non siamo abbastanza, vuole solo dire che non è il momento, la persona, la situazione giusta.
Fa male certo, a te ora, a tutti quando tocca, ma è un fatto.
Sappi che nella vita piacciamo tutti, davvero per quello che siamo, a pochissime persone.
Inutile  fingere che non sia così e deleterio cercare di "aggiustarsi" per piacere ad uno che pensiamo ci piaccia.
So che, impietrito, ti ha detto "siamo amici!"
Ecco, prendilo come un complimento, una cortesia, il minimo sindacale della sensibilità.
E cercatene un terzo, dai retta a me

giovedì 17 settembre 2015

bidet

Avevo pensato di scrivere due righe anche sulla mia passione, più recente e meno istintiva, per la montagna, ma ora ho quest'urgenza: il bidet.
In casa tutti i bagni avevano il bidet.
A lavori finiti (presto!) ce ne saranno due nuovi, ma uno è soltanto un punto di appoggio per i pigri che non vogliono/possono/riescono/fanno in tempo a salire le scale quando sono in salotto.Un sottoscala niente di più, niente di meno.
L'architetto ed io avevamo deciso che avremmo fatto installare lavabo e vaso, il minimo indispensabile, così da poter magari trovare un mobile carino o una forma di arredo che rendesse quello spazio minuscolo comunque piacevole.
Incivili, siamo due incivili.
Marito, muratore ed idraulico hanno concordemente sentenziato che non esiste fare un bagno senza bidet, mai, e soprattutto se, stringendosi un po', il bidet ci sta.
Mentre accettavo la sconfitta, mi è venuta in mente la nuova categorizzazione del prossimo inventata dalla cugina del mio cuore: divide, mi ha detto, le persone che potrebbero essere da frequentare da quelle da evitare in base all'approccio che hanno col bidet, se lo ritengono inutile e ci tengono le piante dentro, quasi sicuramente vanno cassate.
Quindi, è ufficiale, in tutta Europa (almeno quella mediterranea) per noi il bidet è il nuovo trono.

mercoledì 9 settembre 2015

Mare e

Il mare è una parte imprescindibile della mia vita.
C'è sempre stato e penso che ci sarà sempre.
Ho fatto il primo bagno a sei mesi esatti, un giorno di fine giugno di molti anni fa e non ho più smesso.
Come tutte le cose che ci appartengono e parlano ad una parte molto profonda di noi, per me non tutto il mare è mare.
Se ci sono file e file di ombrelloni schierati a testuggine come antiche truppe, spiagge rileccate, acque basse per chilometri in cui non c'è modo di tuffarsi e nuotare senza sentirsi un tricheco arenato sulla spiaggia, non è mare.
Se c'è una vita sociale, un gruppo di persone cui appartieni, volente e nolente, anche se le ignori, non perchè te le sei scelte, ma perchè condividi più o meno stabilmente, sebbene per un lasso di tempo limitato, quella spiaggia, quella baia, quel lido, non è mare.

Il mare per essere mare deve essere una distesa di acqua bella in cui entrare, uscire, rientrare, stare, un numero imprecisato di volte, una spiaggia di sabbia non finissima, ma un po' granulosa o anche una distesa di scogli, di ciottoli su cui trovare, faticosamente, la posizione giusta.
Mare è un costume comodo e carino che si asciughi rapidamente e si accontenti di una sciacquata poi, la sera, al ritorno, un telo, un libro e un cappello possibilmente da megalomane, a falda larga, tipo diva da commedia americana anni '50.
Basta
Se è un mare vicino, gli serve la pineta dietro, a fare da cuscinetto, o della macchia mediterranea tra cui scendere, e poi risalire, con lo stretto necessario.
Adoro le calette
Se è lontano ciò che gli serve lo sa da solo, ma un po' di verde non guasta mai.
E' però comunque fondamentale che non sia accomodato, addomesticato, per dare l'impressione di una dimensione naturale secondo il concetto di naturale che va di moda al momento.
Carino, delizioso,
Ecco carino e delizioso, non sono mare.
Non è necessario che sia un mare caldo, mi vanto (scema) di avere fatto il bagno nel mare del nord più di una volta, con gli autoctoni straniti che mi guardavano perplessi e le gambe arrossate e intorpidite per le basse temperature.
Non è necessario neppure che sia un mare "di stagione": va bene da fine aprile a fine ottobre: Io due piedi ce li metto anche a febbraio, per essere chiara, un po' d'acqua fredda non ha mai ammazzato nessuno.
Sono una donna selvatica.
E potrei avere avuto le branchie

lunedì 7 settembre 2015

settembre 2015 - settembre 2016

Settembre 2015: la princi in rosa comincia la prima elementare (primaria di primo grado o come si chiama in Spagna).
Novembre 2015: mia mamma compie 70 anni.
Dicembre 2015: io ne compio 45.
Marzo 2016: Attila ne fa 10
Maggio 2016: la cugina del mio cuore, 40
Luglio 2016: mio suocero arriva ad 80
Agosto 2016: i miei genitori festeggiano 50 anni di matrimonio
Settembre 2016: Totila va a scuola.
E poi ci sono le feste comandate e le ricorrenze spicciole.
In questi giorni in cui persone anziane e malferme si avventurano da sole in cantiere, cadono e tu, che arrivi per caso, ti trovi davanti maschere di sangue, mentre combatti con paranoie, paure, depressioni e soprattutto, egocentrismi impossibili da contenere seppure in un paio di galassie a scelta, tra sconosciute e conosciute, nonchè con gli effetti che producono, ecco, si diceva, in questi giorni, questo elenco di cose belle ci voleva.
E infatti c'è.

martedì 1 settembre 2015

tutto bene. Quasi

Sono tornata.
Tutto bene.
Oddio, tutto tutto no, anzi, siamo reduci da una grande paura, un colpettino di avvertimento ricevuto da chi sembrava una roccia.
Temo ci sia da pensare ad una riorganizzazione della famiglia allargata e siccome, carattere ed atteggiamenti di un membro di quel ramo (del lago di Como), non potrebbero definirsi facili nemmeno sotto allucinogeni, pavento problemi.
Per l'esattezza pavento problemi del tipo che odio, quelli che non hanno niente a che fare col problema vero, ma essendo, per così dire autoprodotti, ne producono a bizzeffe.
Sono casi come questi quelli in cui potrei sgozzare senza un plissè chi ti rinfaccia "l'aiuto" e la "vicinanza" delle famiglie di origine.
Non importa, per me vale sempre il simul stabunt, simul cadent, costi quel che costi.