martedì 8 novembre 2016

Il terremoto e Dante

Dopo il terremoto di quest'estate, dopo Amatrice, Accumuli, ho sentito più e più volte persone lamentarsi che l'Italia non è la California o il Giappone.
Non ho mai detto niente. Semplicemente non penso di potermi abbassare a discutere con chi, per ignoranza o stupidità, paragona situazioni così diverse.
Ad un certo punto si deve ammettere di essere stati sconfitti.

Passata la prima fase, con questa seconda ondata, i commenti beceri si sono spostati dal "perchè non abbiamo borghi dell'alto medioevo costruiti con le più aggiornate tecniche antisismiche? Che paese di merda!" a: "è necessario che tutto sia preservato! Potrebbe succedere ovunque! Quindi anche ciò che non è stato colpito dal terremoto  deve essere oggetto di adeguamento alle più moderne tecniche antisismiche!"
E qui, no, lo confesso non ce l'ho fatta.
All'ennesima uscita, ieri, ho puntato i miei occhi miopi in faccia al mio interlocutore e ho chiesto quando inizia i lavori a casa sua.
Di più, ho parlato:
- della necessità di farsi redigere un buon progetto da un bravo professionista,
- dei costi, (basteranno un migliaio di euro al metro quadro?) 
- dell'attenzione da porre affinchè tutto sia adeguatamente fatturato perchè ci sono interessantissimi incentivi fiscali, ma i bonifici devono essere fatti nel modo giusto,
- allo spazio che certo si perderà, poichè come è ovvio, se non puoi mettere la struttura fuori (e perdere tutta quella bella pietra faccia vista) dovrai metterla dentro
- e dei tempi, chè si sa, sono biblici
Come previsto ho incontrato uno sguardo vacuo, spento e un "no, ma lo Stato..."
Già lo Stato.
Potrebbe assumere tutti gli ingegneri strutturalisti e far loro progettare l'adeguamento di tutte le case private.
Poi potrebbe dare incarico a tutte le imprese edili della nazione, previa verifica dell'ANAC, e sistemarle tutte.
Certo c'è il problemino della proprietà privata, ma che sarà mai!
Basta che ci pensi pantalone

E così, come sempre, mi è passato accanto un aggrottatissimo Dante mugugnante

Mormora

..."Molti han giustizia in cor, ma tardi scocca,
Per non venir senza consiglio all'arco;
Ma il popol tuo l'ha in sommo della bocca...
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
non donna di province ma bordello!

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