venerdì 28 ottobre 2016

Vaccini e scoperte

Siamo in macchina, Totila ed io, sono andata prenderlo all'uscita di scuola e lo porto dalla dottoressa per fare i richiami dei vaccini.
So che lo aspettano almeno tre punture, ma lui non è consapevole del numero.
Forse anche per questo è arrabbiato e spaventato.
Diciamolo, avere dei fratelli maggiori portati per il terrorismo psicologico è una vera jattura.
Lo tento promettendogli un buon gelato per merenda, siamo in anticipo, gli dico, ci fermiamo alla gelateria prima di andare e ci facciamo mettere anche la panna montata se vuoi.
Mamma inqualificabile.
Lui però tace; tace e continua a tacere per una decina di minuti buoni.
Tiene lo sguardo ostinatamente fisso fuori dal finestrino e non molla il broncio.
Poi all'improvviso attacca con tutto lo sdegno che riesce ad esprimere:
"ho finalmente capito chi è quello davvero cattivo nella nostra famiglia. E sei te"
Non devo ridere, non devo.

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