giovedì 15 gennaio 2015

Invecchio

Ho compiuto 44 anni da nemmeno un mese.
E' un'età.
Nè bella nè brutta, una come un altra.
Meglio dei 14, peggio dei 24.
Forse.
Perchè diciamolo, sono una che si accontenta e non fa troppi bilanci, non anagrafici almeno.
Hic et nunc.
Insomma, però ho 44 anni, e sento che invecchio.
No, non è vero, non lo sento, lo vedo.
In fondo è questo che un po' mi rode.
Vedo che invecchio e si, mi fa piacere, quando qualcuno scopre la mia età e osserva che non li dimostro, ma non è questo grande aiuto poichè è un fatto che queste persone non abbiano, della mia faccia, del mio corpo, la conoscenza che ho io.
Quindi, grazie, ma ciccia.
Lo so anch'io che la pelle intorno agli occhi è quasi perfetta, che non ho anelli di venere, che l'unica vera ruga evidente che ho è quella del pensatore ed è dovuta più alla mia semicecità che al resto.
Però so anche che mi stanno smottando a valle le guance, che la grana della pelle è meno compatta, che i ricci sono meno folti ed i fianchi un po' più molli a dispetto del fatto che entro ancora nei vestiti di vent'anni fa, prima degli unni e di tutto il resto.
E poi ci entro, è vero, ma il punto vita, eh il punto vita di allora mi ha detto addio insieme alla seconda placenta quasi 5 anni fa e non mi ci rassegno.
Sto cambiando, impercettibilmente, giorno dopo giorno e non è nemmeno una novità: è tutta la vita che cambio, ma queste modifiche non vanno più verso la maturità e la pienezza.
Inconsapevolmente, anche gli abiti che scelgo cambiano, mi sento sempre  più a mio agio dentro ad un vestito che ad un paio di jeans, ma ora è indispensabile che sia un capo ben strutturato e ben fatto, che accompagni senza strizzare e senza essere un sacco.
Alcune cose non me le posso più vedere addosso.
Non parlo di gonne molto corte, coloroni, scolli abissali, quintali di chincaglieria, abbigliamento  da bambina/bambolina o da adolescente senza specchi, quella è tutta roba che non ho mai messo nemmeno quando l'anagrafe me lo avrebbe consentito o consigliato.
Parlo dei golfini bon ton (ho pacchi di completi gemelli, ci ho vissuto letteralmente dentro per anni), delle giacche, delle decollete tacco 7, di quello che ora mi rende immediatamente l'immagine della vecchia zia, adeguata, ma polverosa.
Guardo la mia elegantissima vicina, che di anni ne ha 12 più di me, girare in poncho di lana a trecce e basco, annullare le forme non più nette in abiti morbidi dal taglio eccentrico, indossare stivaletti con borchie (tono su tono) con la kelly, e la invidio un po' (per la borsa veramente, la invidio tanto, ma tanto tanto).
Invecchiare mi va bene.
Però, porca miseria, con gli anni potrebbero anche distribuire lo stile no?
Tizi, ma te dai anche ripetizioni?

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