lunedì 12 gennaio 2015

Cronaca criminale comunale

Faccio uno strappo alla regola di non parlare di cronaca nera.
Lo faccio perchè questa, a dire il vero, più che nera è grigina anche se, come è ovvio, le vittime meritano rispetto, compensione e anche un congruo risarcimento e i responsabili una condanna.
Comunque, non si è fatto male nessuno quindi mi sento libera di parlarne e anche di sputacchiare la mia abituale dose di veleno del lunedì.
Il quadro generale della vicenda che vado a narrare è il placido paesello in cui vivo: un posto in cui l'ultimo fatto cruento è stato il bombardamento della seconda guerra mondiale e due condomini che litigano per il tetto vengono "attenzionati" dai carabinieri (che meriterebbero la cella di sicurezza per abuso della lingua).
Al paesello ci sono tre piazze, ma una non conta agli occhi di nessuno, chè è buona solo per imparare ad andare in bicicletta o sui pattini. I ragazzetti se la ricordano solo se c'è il luna park
La piazza principale piace un po' di più ma non è adatta per il raduno di una "compagnia" di pischelli.
Prima di tutto perchè è la piazza principale e quindi se c'è una persona in giro, passerà da là, poi per via della sua conformazione. Infatti un lato è occupato dalla Basilica con i chiostri, il circolino del prete e l'ingresso del cinema all'aperto, su un'altra  si erge il Municipio, sul terzo ci sono i loggiati, la sede della banda e la biblioteca comunale che però, la sera è chiusa, tranne il giovedì che ha l'apertura serale fino a mezzanotte. L'unico lato della piazza teoricamente adatto per fare saltare i nervi a qualcuno è il quarto perchè lì in effetti ci sono delle case, ma è anche l'unico in cui tra gli edifici e lo spazio pubblico c'è di mezzo la strada.
Quindi niente.
Infatti i ragazzi hanno scelto la seconda piazza, anche qui ci sono almeno un paio di lati occupando i quali non avrebbo dato noia a nessuno chè da una parte ci sono la scuola media e la Misericordia e dall'altro non ci sono edifici, ma una simile scelta sarebbe stata troppo comoda dotata come è di panchine e cestini per l'immondizia.
Infatti la compagnia si è impossessata di uno dei lati abitati e abitati bene che, come non è nemmeno troppo difficile che capiti al paesello, da quella parte ci stanno tutte persone anziane, ma non vecchie chè i vecchi magari sono comprensivi e ti rovinano il divertimento.
Insomma si sono piazzati lì ed hanno cominciato a fare casino.
Prima quello ordinario, inevitabile, quello che, insomma, se abiti in piazza devi imparare a tollerare chè qua la sera si esce e, alle nove o le dieci, due chiacchiere sotto le finestre ti toccano.
Protestare può rendere al massimo la patente di bischero.
Poi quello sfacciato e maleducato: i petardi lanciati (dice) per spaventare i cani al guinzaglio, le lattine lasciate in giro, le voci alzate se qualcuno chiedeva di fare silenzio.
E così da un lato i residenti che protestavano e dall'altro i ragazzi che si lamentavano del fatto che non potevano neanche respirare e le conseguenti, ovvie e necessarie, fazioni.
Di protesta in protesta e di ripicca in ripicca sono passati i mesi, ci siamo sorbiti le feste e le sagre  e proprio quando l'inverno doveva risolvere il problema qualcuno ha pensato di riscaldare l'ambiente.
E' cominciata con un cestino della piazza bruciato, fatto strano, ma catalogato da tutti (me inclusa) come la banale e colpevole disattenzione di qualche fumatore ed è poi andato avanti con una discreta quantità di macchine incendiate: prima una, poi un'altra, poi tre insieme, tutte in posti residenziali, poco frequentati di sera, ma anche tutte vicino a quella zona.
Tutte tranne una, ma ne parlerò dopo.
Insomma, per farla breve,  dopo una quindicina, venti giorni di incredulità e tensione e dopo che le lingue (e solo le lingue) si sono esercitate in minacce draconiane verso l'ignoto piromane, accuse di pessima gestione all'amministrazione (?), cose inenarrabili alla volta dei carabinieri e via e via, l'hanno preso.
Hanno preso un ragazzetto minorenne, per sua fortuna e per la sfortuna dei suoi genitori, mentre tentava di incendiare altre due vetture.
L'hanno preso da solo e da solo risponderà al Tribunale per i minorenni (dove immagino gli affibbieranno l'affidamento in prova o i servizi sociali, roba così), ma personalmente non crederò mai al fatto che fosse solo.
Era il più scemo, questo è sicuro, ma non il solo.
Comunque, i miei buoni paesani non hanno nemmeno aspettato la convalida del fermo ed hanno subito ricominciato a ciabattare affermando che poverino, ha dei "problemi" (categoria in grado di racchiudere qualsiasi cosa; da una gravissima patologia ablativa della capacità, alle doppie punte), che è un'età difficile, che in fondo 'sti ragazzi non sanno cosa fare (?), che girano troppe sostanze, che va aiutato.
Posseduti da Torquemada, sono stati invasati dal Genio della deresponsabilizzazione in un fiat.
Beccaria, Beccaria, ma dove sei?
Finita qui?
Macchè.
Ho detto che tra le macchine incendiate c'era un mezzo anomalo? Uno che non convinceva, perchè era diverso, in un posto diverso ed in una zona diversa del paesello? 
Ecco, era diverso perchè il pischello non c'entrava niente.
Quel veicolo è stato incendiato da un cinquantenne che aveva ragioni di inimicizia nei confronti del proprietario.
Uno di quei bravi cittadini che al più, muove la lingua, ma che, vista la situazione propizia ha pensato bene di lasciare sul comodino anche quei due neuroni che madre natura gli aveva, troppo generosamente, elargito.
Oh vai, per i prossimi 50 anni siamo a posto.

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