lunedì 19 maggio 2014

Il giorno dopo...

...IL giorno dopo è domenica, come sempre.
I bambini sono corsi su di prima mattina, come sempre, e come sempre ti sei chiesta com'è questa storia che dal lunedì al venerdì devi minacciare incursioni armate per farli alzare e nel fine settimana, quando si potrebbe poltrire un po', alle 7,00 sembrano tutti apine operose.
Avete tirato un'ora decente con l'abituale batteria di coccole-solletico-cuscinate-storie e racconti di vita vissuta, poi siete scesi in cucina.
Hai messo su il caffè, scaldato il latte, e hai affrontato un'altra rampa di scale: la colazione l'avete fatta di sotto, con gli avanzi, come sempre.
Uno preferisce le crostate, un altro la torta semplice, quella con lo zucchero a velo, tu hai mangiato una sfoglia alle mele e l'uomo di casa ha preferito pizza e schiacciata.
Siete stati così, voi due sul divano tra l'assonnato e lo sgomento, i piccoli in giro a mostrarsi i regali a vicenda ed a lamentarsi dei troppi doni "inutili", chè si sa, a quell'età, un dono non è tale se non puoi giocarci.
Poi, faticosamente, siete partiti: butta piatti e bicchieri, lava ciò che non è da buttare, fai le doggy bag per nonni e zii, spazza, sposta i mobili, rassetta il giardino, controlla che i gentili ospiti abbiano rispettato le indicazioni e non abbiano buttato la plastica con la carta e l'umido con qualsiasi cosa.
Soprattutto allevia la fatica e la noia scambiandoti le impressioni sulla serata trascorsa: chi è stato bene, chi doveva essere accolto un po' di più, un po' meglio, forse, chi conosce tutti e ti ha degnamente sostituito e chi era nuovo, le facce sorridenti dei compagni di Attila, la timidezza di qualche signorinella, le corse sul trattore giocattolo degli amichetti di Totila, qualche sciocca polemica, l'aria incredibilmente trasognata della cugina-che-si-sposa-col-vestito-vaporoso, una falsa amica falsamente sorridente, una (forse) nuova amica, due mamme sincere nell'ammettere la loro curiosità cui hai fatto fare il tour guidato del maniero, altalene e pallonate, skate e nascondino, dinosauri e mattoncini.
E una telefonata, nel primo pomeriggio: "E' finita" ti dice una voce che piange, "se n'è andata"
Sabato dai una festa, lunedì vai a un funerale.
Così è la vita, dicono



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