lunedì 16 giugno 2014

Dura la vita per chi ti vuole bene

Caro te,
non dovrei parlarne, ma fa male, e se facesse male a me, guarda, starei anche zitta.
Non sono io, però, che piango andando a letto, molto tardi, al termine di una domenica sera che aspettavo da quasi sei mesi.
E lo so, perchè io capisco, maledetta me e la mia insopportabile capacità di capire.
Capisco che eri a lavorare e che il tuo lavoro non distingue, banalmente, sabati e domeniche.
Capisco che te ne stai a nove ore di fuso e quando torni, hai mille e mille cose da sistemare, chiudere, aprire, decidere, archiviare.
Capisco anche, guarda, che magari tu fossi stanco, stravolto e non avessi tutto questo entusiasmo di riabbracciare, in quello stato, persone molto amate ma che certo avrebbero attaccato con le loro solite recriminazioni.
Capisco che questi bambini siano per te una grande gioia ed un affetto vero e forte, ma anche che questa gioia, in questo momento della tua vita, sia un meraviglioso intermezzo, quando è possibile, se è possibile e se no, pazienza.
Ecco, magari, però non dare appuntamenti, non fare proclami, perchè non tutti, al netto dell'affetto, sono professionisti super specializzati e super rampanti adusi a girare il mondo come il cortile di casa.
Alcuni sono bambini
Bambini che hanno cominciato ad aspettarti venerdì pomeriggio, hanno continuato sabato e, domenica mattina, alle sette, non erano più neanche in grado di capire che "dopo pranzo" è dopo pranzo.
Bambini che, ieri, non sono usciti di casa, nemmeno in giardino, per non correre il rischio che tu arrivassi mentre erano distratti.
Bambini che ti hanno aspettato fino alle nove e mezza, sul balcone dei nonni, anche se pioveva e faceva freddo, e sospiravano ogni qualvolta si accorgevano che neanche quella macchina di sarebbe fermata, che non era la tua.
Bambini che si sono addormetanti piangendo perchè tu, stasera riparti e prima vi rivedrete, forse, un paio d'ore.
Ecco, io lo so che questa è la vita, che va bene così e anzi, ciò che fai e che sei è bellissimo, però
cazzo se fa male a volte.

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