lunedì 9 aprile 2018

Viaggi di strade e viaggi di sogni

Attila ieri, per un minuscolo mini concorso letterario cui la scuola partecipa, doveva commentare una frase che suona più o meno così: "perchè chi si ferma ha più vita, ma chi viaggia ha più strada".
Le implicazioni e le interpretazioni sono numerosissime e, come spesso capita, ognuno ci può vedere un po' ciò che vuole; mentre il senso del "più strada" infatti è chiaro, il "più vita" è decisamente un'espressione aperta a giudizi di opposto valore.
Tra poco partiremo per qualche giorno.
 Non è un gran viaggio
Ciononostante per me è epocale.
Nel mondo ci sono infiniti posti che visiterei.
Come tutti credo, a richiesta, potrei fare una classifica, ma varrebbe solo come ordine di preferenza poichè, sebbene alcuni paesi mi attraggano più di altri, credo che avendone la possibilità non ne lascerei fuori nessuno.
Sono viaggi di strada, suggeriti dalla curiosità; conta l'impulso a partire, l'occasione propizia e la voglia di scoprire.
Non c'è un grande investimento emotivo dietro
Poi ci sono alcuni paesi, più spesso alcuni pezzi di alcuni paesi: una regione, una città
E quelli sono viaggi di sogno
Escono, spesso, da pagine di libri, ma può anche essere un'altra la spinta.
Per anni ho sognato l'Australia solo perchè una volta, sarà stato il 1982, mio padre aveva ricevuto un'impressionante offerta di lavoro.
La sera a cena i miei ne parlarono ridendo, lui era tentato da quelle condizioni faraoniche, lei non era affatto tentata dall'idea di vivere a 24 ore da tutto ciò che le era caro.
Finì lì.
Ma io mi sono a lungo immaginata in un posto senza (un apprezzabile) passato e con molto futuro
Dall'infanzia sogno l'Egitto.
Potrei fare la guida turistica ad Abu Simbel e spiegare, tra le altre cose, tutto sullo spostamento che ha permesso comunque di non perdere la magia del sole che penetra nel sanctum due volte l'anno
E San Pietroburgo? la Neva di Tolstoj e Dostoevskij?
E l'Iran?
E la Cina? Sarebbe meraviglioso vedere l'esercito di terracotta a casa sua, la città proibita, la muraglia.
Ecco.
Questi posti non sono posti e non sono luoghi sconosciuti, fanno parte di me
Non sono però, ne sono consapevole, luoghi fisici
Ed è per questo che la decisione di visitare davvero uno di essi è, ogni volta, epocale.
Fa paura.
Ma non si può rinunciare ai sogni

2 commenti:

  1. Io ho una lista mentale di posti che visiterei, poi mi capita di continuo di dover fare viaggi improvvisi e mi innamoro di posti che non avevo neanche mai preso in considerazione!

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    1. E' bellissimo quando i viaggi capitano.
      Sono un po' come le amicizie, le migliori vengono sempre un po' per caso, senza che ci sia un filo apparente che potrebbe legarti a quella persona lì.
      Proprio come per le amicizie però, può capitare di provare più ritrosia a cercare un rapporto con qualcuno che già ci affascina.

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