lunedì 19 settembre 2016

Porno, web e cronaca

Mi ha colpito molto la storia di quella poveretta che si è suicidata.
Mi ha colpito, perchè non è difficile capire quanto deve essere stato terribile ciò che ha passato ed anche, soprattutto, perchè come sempre, dopo un po', tutta questa carità pelosa, questa attenzione morbosa, questo pentimento ipocrita, questo buttare la croce addosso a tutti così non la porta nessuno, mi dà il vomito.
Oggi, vorrei provare a fare chiarezza nei miei pensieri e se poi viene fuori che non sono una bella persona, mi toccherà prenderne atto.
Allora, io credo che niente giustifichi una violenza se non la legittima difesa.
Niente.
Nessuno può permettersi di mettere le mani (anche metaforicamente) addosso ad un altro e non importa quanto l'altro sia stato stupido, superficiale, idiota o strafatto.
Credo fermamente che ognuno debba prendersi le sue responsabilità.
Il fatto che qualcuno sia stupido, superficiale, idiota o strafatto è un suo problema (e non è cosa da poco) ma non toglie niente, anzi a volte accresce  lo schifo che fa chi se ne approfitta.
Le vittime sono vittime.
Naturalmente non vivo nel mondo perfetto e so benissimo che, ovunque, piaccia o no, si processano le vittime. Tutte le vittime. Di qualsiasi cosa siano state vittime.
A volte in modo grossolano (da noi quasi sempre) a volte in modo più subdolo, ma è nella natura umana cercare la sfumatura, la differenza, il difetto che aiuti a spiegare il carnefice ed anche la rassicurazione nel potersi dire diversi e quindi al sicuro.
Ho letto di tutto in questi giorni, su quest'argomento specifico e sul web, i social, ed i loro meccanismi in generale.
Ho letto sul sessismo; a cazzo, come sempre, ma almeno ho potuto pensare che, in fondo, il cazzo nel sessismo ci sta bene, è a casa.
Ho letto dell'ossessione repressa per il sesso. E ho imparato qualcosa, perchè io tutta questa repressione me l'ero persa. L'ossessione no, lo ammetto.
Ho letto - ancora - quale terribile mostro sia il web e che orribili magie operino i social.
Poi ho anche trovato cose interessanti.
Tipo questa:
https://medium.com/@bknsty/perch%C3%A9-non-%C3%A8-stato-il-web-a-uccidere-tiziana-cantone-56243ad4d8b#.32tnpavqu
e questa, un po' più vecchia e più in generale:
http://www.internazionale.it/opinione/nicola-lagioia/2016/01/09/internet-insulti-social-network
Ed alla fine quello che penso è questo:
- Lei lì si è ammazzata da sola, non l'ho ammazzata io, nè altri.
La descrivono fragile, debole, insicura, manipolabile. Di certo non una dalla mente brillante. Una brillante non avrebbe mandato in giro i suoi filmati porno a supposti (parecchio supposti) amici per vendicarsi dell'ex. O lo avrebbe fatto consapevolmente.
Io ne ho avute amiche così.
Alcune erano davvero libere. Non ho mai capito perchè dovesse essere ganzo farsi tutta la sala di lettura del Palagio di Parte Guelfa e poi ricominciare il giro, ma era roba loro, quindi, evviva!
Se qualcuno si provava a dare loro della troia, giustamente, lo accompagnavano in piazza Signoria e gli mostravano il posto del rogo di Savonarola rimpiangendo apertamente la sorte di certi censori dei costumi.
La maggior parte, però, erano solo persone affamate di amore, considerazione, stima, tutta roba che si trova male in un....va be', in un atto sessuale random.
Ma non è' una colpa essere così.
Una persona così, per quanto possibile, merita di essere aiutata, rassicurata.
Certo, non mi sentirei di indicarla come paladina della sessualità femminile libera e consapevole.
Per quel poco che ho letto, ho dei dubbi sul libera e sul consapevole, ecco.

-  Detto questo, sarebbe bello se invece di parlare per riempirsi la bocca, o avere un click in più, o pulirsi la coscienza a buon mercato con un penitenziagite di facciata e la solita fiaccolata in memoria, ci guardassimo tutti negli occhi e ci dicessimo che forse qualcosa di serio da valutare c'è.
Perchè se è certo che non l'ho uccisa io, i suoi "amici" e nemmeno il web, è anche vero che qualcuno ha diffuso video che non era stato autorizzato a rendere pubblici e molti, moltissimi, hanno commentato, insultato, sfottuto, dileggiato, fino agli eccessi ed oltre, dimenticandosi (o forse neanche percependo) che dietro a quelle immagini c'erano persone vere, persone cui certe cose probabilmente non sarebbero state dette in quei termini se fossero state di ciccia accanto allo e non dentro lo schermo.
Queste persone singole meritano di essere punite.
Queste e non tutti, perchè io non ho fatto nulla, ma loro si.

E non essere consapevoli della gravità che sta nel diffondere un video senza esserne autorizzati o nell'insultare il prossimo anche con una tastiera, è un'aggravante

2 commenti:

  1. Concordo in ogni singola parola.
    Ne abbiamo discusso ampiamente sul mio blog, ma questo post è davvero molto interessante, è evidente che la pensiamo allo stesso modo, solo che io non ho saputo dirlo bene come te.

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    1. Io ho studiato in anni in cui la "società" era il cappello che spiegava tutto, dalla rivoluzione industriale alla pennicellina.
      Non è che non fosse vero o che non lo sia, perchè è fin troppo banale che la soceità in cui viviamo ci influenza nel bene e nel male.
      Però ecco, lo scaricabarile neo luddista, davvero sessista o anche solo stronzo, no.

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