mercoledì 18 marzo 2015

Dolce e Gabbana; Elton John e cose serie

Scrivo per mettere in ordine i pensieri.
Potrebbe non essere un bene per chi si trovasse a leggere.
1) Come ho già detto credo nel sacrosanto diritto di ciascuno di aprire la bocca e dare fiato. Temo di più (ma molto di più) quelli che vorrebbero zittire i cretini dei cretini.
2) Il fatto che i cretini possano esprimersi liberamente non significa che chi non è d'accordo con loro non possa  liberamente appellarli col nome che meritano (a modino però chè poi si fanno le querele)
3) sono favorevole ai matrimoni  tra persone dello stesso sesso ed all'adozione, spero ogni giorno che venga regolato il problema dei figli di coppie omosessuali che al momento hanno un solo genitore  e sono contenta che la giurisprudenza si stia muovendo in tale senso. 
4) credo che molti di quelli che si stanno scagliando addosso a Dolce e Gabbana non abbiano letto l'intervista (in lingua originale) ma solo i commenti o i commenti dei commenti. Lo credo perchè è successo anche a me. E me la sono andata a cercare il giorno dopo. La cosa è imperdonabile ai miei occhi perchè prima di pensare che uno è un cretino devi essere sicuro di ciò che sostiene e non di ciò che altri pensano sostenga.
5) Non credo che uno, perchè è gay/etero/transgender/bello/brutto/ricco/povero/intelligente/scemo debba per ciò solo porsi nell'ottica di ciò che si ritiene (chi poi?) utile al suo gruppo di appartenenza. Anzi a dire il vero è una cosa che trovo tristissima e poco utile. Ne parlavo pochi giorni fa con un'amica molto coinvolta nelle varie battaglie sociali (si chiama Sabrina Ancarola potete cercarvela da soli perchè ha troppe cose in ballo per citarle tutte. E mi sta anche un po' antipatica chè mi ha attaccato la varicella da bambina). Ne parlavamo a proposito dell'annosa questione Dalla - coming out - diritti del compagno, ma va benissimo anche qui.
5) La mia impressione, dopo avere letto quell'intervista, è che Dolce (più che Gabbana che anche questa cosa di considerarli un'essere solo è molto più che spiacevole) sia una di quelle persone cui di figli, matrimonio e famiglia non gliene  può fregare di meno. Vogliamo fargliene una colpa? Possiamo eh! ma ci porterebbe lontano nel tempo direi. Allora se non è una colpa non è neanche terribile dire che "sono gay, non posso "farmi" i figli da me, mi va bene così, alla fine si può anche rinunciare a qualcosa nella vita". Non so voi, ma io conosco persone che si sono dannate l'anima per avere un figlio, alcune hanno adottato, altre sono ricorse alla fecondazione assistita, alcune (nel vigore della mai troppo vituperata legge 40) sono andate all'estero per fare l'eterologa. Altre hanno detto: non mi viene? amen. Forse non lo volevano abbastanza o forse non lo volevano in quel modo. E' una colpa.? No. E se non lo è per un eterosessuale deve esserlo per un omosessuale? ditemi di no, vi prego chè io ci vedo una discriminazione se no.
Ora per allargare il discorso chè a me non interessa troppo fare l'esegeta di Dolce e Gabbana mi chiedo: è un obbligo per un gay dire con chi preferisce andare a letto? Lo è soprattutto se è un personaggio pubblico? ed è una colpa dire non voglio figli? non voglio sposarmi, non voglio quelle che saranno anche conquiste sociali, ma che a me, per me, non interessano?
Di più: è un obbligo per un gay (e non per un gay) sostenere che ogni forma di procreazione medicalmente assistita sia apprezzabile solo perchè è la sola che rende possibile per una coppia, di omosessuali nello specifico, ma anche in generale, avere un figlio che abbia (o possa avere) in quanto tale, parte del loro corredo genetico?
Ho trovato terribile il riferimento ai bambini "chimici" chè i bambini sono bambini in qualsiasi modo siano stati concepiti o siano nati, ma ecco, forse sono una retriva conservatrice, però sulla tecnica della madre surrogata, qualche dubbio ce lo avrei e mi piacerebbe un approfondimento. Non ne faccio una questione di genitore che genera e genitore che alleva, ma una questione di persone coinvolte, piccole e grandi, di meccanismi anche psicologici, di motivazioni personali e sociali.
E no, non mi basta la storia che siamo liberi, "il corpo è mio" e via discorrendo.
Sono semplificazioni da superficiali chè qua, a Careggi, dove ogni compenso è vietato, cercano donatori di spermatozoi ed ovociti.
Ma di ovociti non ne trovano. Forse sarebbe il caso di chiedersi perchè.
Non per revisionismo, bieco biologismo o che so io, per capire e magari intervenire.
Infine concedetemelo, voglio fare i complimenti ad Elton John ed al suo addetto stampa, al primo per la coerenza (e speriamo che la Vanoni abbia aspettato a dare via il cincillà e la Navratilova le magliette chè se no, chi glielo spiega?), al secondo per l'arrampicata sugli specchi degna di Scajola e della casa comprata a sua insaputa (le foto sono vecchie, no son di ieri, sono fotoshoppate, no sono vere, è vecchia la borsa chè Elton gira come me quando porto la roba in lavanderia, no aspetta, ecco ....fatemi sentire con cosa si sono ubriacati gli addetti stampa di D & G va, magari mi comoda).

2 commenti:

  1. ...come ben sai [dato che mi hai commentata] anch'io ho seguito la vicenda, e ne sono rimasta attonita più per il grado di importanza rilevato, che non per la questione in se e per se...
    che poi, io dico, se ad uno va di prendere a sassate un altro che non la pensa come lui, perché parlare sempre dell'amore per la libertà di espressione?
    misteri...

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  2. Non lo so io, sicneramente, credo che la libertà di espressione non comprenda il diritto di non essere criticati. Se uno dice uno sciocchezza, è liberissimo di dirla, ma io mi sento libera di non essere d'accordo.
    E' che ho l'impressione che, di questi tempi, per certe questioni, si tend a anon distinguere tra l'affermazione che uno fa giudicando gli altri e l'affermazione che uno fa (anche in modo criticabile) riferendosi a se stesso.
    Insomma, come ho detto, il riferimento ai bambini chimici se li poteva risparmiare proprio, dire "non credo nel matrimonio, mi va benissimo non avere bimbi", invece mi pere l'espressione di una legittima ed insindacabile scelta personale.
    Per altro spesso osannata se la professa una donna che è così interpretata come una creatura "libera e moderna" non legata a stereotipi da medioevo.
    Ora, non capisco perchè una donna è una grande ed un omoessuale, un essere speregievole ed oscurantista.
    Combattere delle battaglie di libertà può essere bellissimo, ma non è un obbligo

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