lunedì 9 marzo 2015

la manicure

Oggi è il giorno della manicure.
Non so che colore è stato scelto, non me lo dicono, tanto è lo stesso, il nude è escluso a priori ed è l'unico con cui non sembro la signora Pia, la moglie del macellaio, quella che quando ero bambina, stava appollaiata alla cassa con le dita coperte di anelli, accatastati alla rinfusa, e lo smalto rosso rosso.
Non mi importa, in realtà, non vado per la manicure.
Vado per M.
Sarà lei a stenderlo sulle unghie di tutte noi, tentennando sconsolata il capo quando allungherò le mie mani sulla sua scrivania e constaterà, ancora una volta, che no, non ho nemmeno una base. Nulla.
M. ha un cancro al pancreas.
Ce l'ha da un po' ormai.
Ragione per cui gli aperitivi sono esclusi.
Le chiacchiere tra donne, preferibilmente frivole, invece sono caldamente consigliate.
Il suo oncologo non lo sa, ma pare siano un rimedio portentoso nel suo sforzo quotidiano di "andare in culo" alle statistiche di sopravvivenza.
Oggi quindi toccherà sforzarsi più del solito chè il buon dottore l'ha posta bene, ma l'ulitma notizia è che il tumore non è radiabile e quindi continueranno con i cicli di chemioterapia.
Fino a quando?
Finchè qualcuno non vince.
Io tifo per quella con uno strepitoso nuovo taglio di capelli, la linea perfetta esaltata da vestiti eccentrici e l'abbronzatura perenne
(chè voi, chiacchieroni, dite quello che volete, ma dopo i quaranta è più elegante tagliare, la linea è sempre importante e dover bilanciare pasti ed enzimi è solo un buon promemoria ed è meglio, molto meglio una carnagione marrone cuoio che giallo ittero)

Nessun commento:

Posta un commento