lunedì 20 gennaio 2014

Vederci chiaro

La scorsa estate ho perso il mio unico paio di occhiali in mare.
Per la prima volta dopo tanto tempo, ho dovuto accettare che non ho, semplicemente, un difetto visivo di tipologia piuttosto comune e facilmente superabile con dei presidi che possono essere pressochè invisibili, decisamente sfiziosi nonchè tra loro interscambiabili
Il mio difetto, infatti, non è tanto comune nella sua entità, e gli strumenti di correzione, proprio perchè facili da portare, hanno in un certo senso ottenebrato la mia consapevolezza.
In fondo indosso gli occhiali dal 1976 e le lenti a contatto dal 1986 ed in questa nostra lunga frequentazione, nella mia quotidiana dipendenza, non ha contato molto il fatto che la correzione passasse gradatamente da un piccolo difetto ereditario ad una mipoia "da studio" e poi, ad un difetto tanto importante da mettere persino in dubbio l'opportunità di affrontare parti naturali ed allattamento.
Sempre occhiali ho infilato come prima cosa al mattino.
Certo, per carità, quando ho cominciato ad ordinare lenti a contatto costruite ad hoc, perchè non esistono usa e getta con la mia gradazione, un po' ci ho pensato.
Certo mi stufa non poter scegliere una montatura qualsiasi, solo perchè mi piace, e dovere sempre tenere conto delle dimensioni e dello spessore, perchè anche con la migliore tecnologia disponibile le mie lenti non sono certo sottilissime e l'effetto "culo di bottiglia" è sempre in agguato.
Però, sono pensieri così...volatili.
Poi il mare mi ha rubato gli occhiali e mi ha spalancato un mondo.
Mi ha costretto a guardare in faccia il mio handicap, il mio essere "diversamente abile", e ad accettare il fatto che se faccio una vita "normale" dipende solo dai progressi della scienza e della tecnologia.
Fossi nata 50- 60 anni prima, sarei stata praticamente cieca.
Quando si dice la fortuna.
Così ho preso il coraggio a quattro mani, ho messo da parte la paura e la vanità ed ho deciso di mandare una mail all'ospedale sant'Anna di Pisa, il più quotato nella mia regione per gli interventi col laser ad eccimeri.
Vediamo se, fatta visita e controlli, mi giudicheranno idonea all'intervento.
Mi basta una riduzione a livelli umani, mi basta riconoscere i nani quando ce li ho a un metro.
Aggiornamento: ho appena ricevuto la risposta ed ora ho un data ed un'appuntamento. Mi sento anche vagamente idiota, perchè ho scoperto di essere un po' agitata.


2 commenti:

  1. Mah! vedremo.
    Ci ho già provato una volta, anni fa, ma non era possibile, vediamo se la tecnologia a 'sto giro aiuta

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