lunedì 27 gennaio 2014

G come giustizia

E così hanno anche inaugurato l'anno giudiziario.
Niente di nuovo, ovviamente, sempre le solite cose: poche risorse, giudici senza pecche, avvocati azzecchagarbugli, necessità ed urgenza di smaltire il pregresso e di garantire migliori condizioni di vita ai detenuti con un bell'indulto: "bomba libera tutti e via".
Sarà.
E certo sotto alcuni aspetti, è.
Però, ogni giorno, io faccio dentro e fuori da quei palazzi e senza riscrivere tutte quelle frasi astiose e livorose che ho appena cancellato, non posso però fare a meno di notare che conosco un ottimo modo per smaltire i processi civili arretrati ed anche uno, decisamente migliore, per evitare che altri vengano promossi in futuro.
I processi arretrati vanno soltanto decisi, non rimandati alle calende greche dando pure la colpa ad altri della propria inerzia. Mi sono un po' stufata di sentire dire, da decenni, ormai che i magistrati sono pochi e le cause troppe. Da giovane praticante, mi sono scontrata con le sezioni "stralcio" dove bivaccavano giudici onorari chiamati a decidere rapidamente cause vecchie. La scusa allora era che, essendo state introdotte col vecchio rito, giudici, avvocati e parti, ci si erano baloccati per anni ed ora dovevano essere decise (il bene era un optional).
Poi, col rito nuovo a regime, hanno inondato le sedi giudiziarie di GOT e GOA (giudici onorati di tribunale e giudici onorari aggiunti) tutta gente che, in spregio alla costituzione, decideva e decide senza essere mai stata vincitrice di un concorso.
Tutta gente pagata una miseria ed un tanto ad udienza.
Nel frattempo ciò che è stato fatto è stato rivoluzionare il processo civile, mettere paletti e decadenze per rendere il rito più rapido e snello (persino l'obbligo di comunciare entro un termine stringente e pena la cancellazione del gravame, se volevi proseguire in un'impugnazione già prosta e lasciata lì, a dormire per anni, per la sola inerzia dell'ufficio. Il massimo) 
Risultato? Quello che già paventava il mio proffe di procedura civile: i termini per gli avvocati sono perentori (scadono e per te è finita) per i magistrati sono canzonatori ( scadono? ahhhhhhhh)
Mai visto un giudice depositare una sentenza nei termini.
In compenso, in genere, il giudice che fissa una sentenza contestuale (resa in udienza), dopo la discussione ti sorride e ti dice, "va be' avvocato, la trova domani in cancelleria"
In genere, dopo averti assegnato i termini di legge per le memorie istruttorie (30 giorni per memorie di precisazione della questione controversa a seguito di quanto emerso con le costituzioni in giudizio, 30 per le richieste di prova e 20 per quelle di controprova) la scelta è: rinvio di un anno, un anno e mezzo, con udienza nella quale, 90 su 100, lo stesso giudice si riserverà di decidere sulle istanze che hai fatto negli 80 giorni successivi a quella, ormai, lontana prima udienza, oppure nessun rinvio, quando ( e se) decide sulle prove, fissa anche la data successiva.
Hai fatto appello?  C'è un udienza indicata a maggio, giugno 2014 eh bene che ti vada, a Firenze, se ne parlerà nel 2018 - 2019.

Devo continuare?
No, credo che la cosa sia chiara.
Vuoi toglierti fascicoli polverosi? l'unica è deciderli
Guarda anche con la monetina, tanto a 'sto punto...ma deciderli chè non se ne può più dei rinvii per "l'eccessivo carico dell'ufficio"
E un'altra cosa, non sarebbe male smetterla di dare all'avvocato sempre e comunque la colpa della situazione attuale perchè diciamolo, simpatico o antipatico, lui è lì  per tutelare una parte (sia purte la più odiosa) e lo fa con gli strumenti che ha.
Ritieni che una delle sue possibili strategie di difesa sia da abbandonare? Rendigliela inutile ed avrai risolto il problema, ma non chiedergli di danneggiare il cliente per supplire alla tua incapacità
In questo gioco ognuno deve fare la sua parte. 
E questo ci porta ai processi nuovi.
Qui la soluzione è un po' più complessa.
Intanto non sarebbe male decidere, perchè la parte sotanziale ha inbteresse a promuovere o reistere in modo pretestuoso se sa di potere sicuramente lucrare sul tempo. Altrimenti preferisce trovare un accordo, tu non fissare udienze di anni in anni, e vedrai che, magicamente, le cause si ridurranno.
Idem per le esecuzioni, se Tizio sa di dover pagare, ma sa che basta una circolare sulla privacy per rendere inaccessibili i suoi dati a chi ha il "solo" interesse di un foglio in mano con cui "In nome della Repubblica italiana si comanda..:" allora sai com'è, magari, non si affanna. Anche qui, magicamente, mettiamo le cose in fila e stabiliamo che, davanti ad un titolo la privacy va un attimo a farsi un giro, e vedrai che molti di quelli che girano superbi, caleranno le penne.
E questa cosa, anche qui, diciamolo, non vale solo per "Foffo il sudicio" che si muove nei sottofondi della società, vale per enti e società importantissime e quotatissime che, anzi, sono le peggiori se avete qualcosa da fare valere nei loro confronti.
Forti, come sono, di leggi e leggine ad hoc che ti fanno passare la voglia
Altro che customer care!
Poi, scendendo per li rami, ed andando sullo spicciolo, si potrebbe stabilire che, se chiudo una sezione distaccata (deo gratias) i cancellieri di quella sezione, non hanno il diritto di chiedere l'assegnazione dove pare a loro, ma seguono i loro fascicoli e si mettono a disposizione di quell'ufficio, che è oltretutto, sia detto per inciso, il più vicino al loro vecchio luogo di lavoro, e non si fanno assegnare al reparto imboscati.
E ancora, se mi introduci il processo telematico (deo gratias) poi non mi chiedi la copia cartacea di cortesia, perchè sono scortese abbestia, venire a portartela vuol dire fare due volte lo stesso lavoro e te invece, pigi il bottone col ditino e, se proprio non puoi farne a meno, te la stampi, do you undertand?
Insomma, lo so, tutto è difficile, tutto è complicato, tutto è semplicemente immobile...e allora facciamo così, almeno la giratina in ermellino e manti rossi non la fate più eh!

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