giovedì 23 gennaio 2014

varie

1 Mi sento giallo...ma va bene così

Mio padre ha fatto un piccolo intervento.
Niente di che, roba di routine.
Ci rimuginava da tempo, solo che mentre decideva se farlo davvero o no non si è sentito troppo bene e ci ha regalato, del tutto involontariamente ovvio, un'altra serata al pronto soccorso.
Nella mia testa, tutto l'episodio ed il suo fortunato epilogo, rimarrà scolpito nel dialogo: "ciao babbo, la mamma mi ha detto che non ti senti tropo bene, che hai?, "mah! mi sento giallo!"
Mezz'ora dopo eravamo al pronto soccorso ed io cercavo di non rispondere alle domande insistenti di mia madre che mi chiedeva cosa mi avesse detto il medico dell'ambulanza.
"O ictus o ischemie, comunque un episodio neurologico acuto" mi pareva brutto.
Certe parole se le pensi sono terribili, se le dici diventano vere.
Fortunatamente era la seconda e così accantonata la questione, la capra cocciuta, s'è fatta anche tagliuzzare ed è tornata a casa.
Ma per un po', temo, continuerò ad avere dei problemi con il giallo

2. Quando pizza fa rima con indipendenza

Attila è stato invitato ad un compleanno multiplo. Genitori intelligenti e temerari hanno deciso di fare una sola festa per tutti i bambini che, nella sua classe, compono gli anni nel mese di gennaio.
L'invito è semplice e prevede: pizza per tutti e genitori non ammessi.
Immagino abbiano assunto una consistente rappresentanza di teste di cuoio e si siano accordati con il gestore del locale perchè versi litri di bromuro nelle bevande.
Ciò detto e dopo avere aspramente criticato quelle, sempre le solite, mamme alla n che si lagnavano che "sono troppo piccoli, non è il caso" ma ce li mandano lo stesso  (tienlo/a a casa no?), posso diventare una mosca 10 minuti?

3.  Se perdi un treno e ripassa, è un segno del destino?

L'anno scorso avevo visto un cappotto che mi piaceva in un negozio dove mi servo.
Non compro cappotti a prezzo pieno per principio (leggi perchè sono taccagna e tanto il freddo se anche arriva, si presenta dopo la Befana).
Non l'ho preso nemmeno agli sconti, perchè comunque aveva un prezzo che non posso definire basso, non mi serviva, ero in piena botta  da "grisi" e via con tutto il resto delle considerazioni razionali e ponderate.
Ieri l'ho rivisto nella stessa vetrina ad un prezzo più basso (è pur sempre un fondo di magazzino) e insomma, le considerazioni di cui sopra non sono cambiate, ma mi sento molto più portata verso un approccio "romantico"

2 commenti:

  1. Se ripassa un treno con un cappotto (cammello giusto?) è un segno del destino!

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  2. Avio.
    Ma è uguale no?
    Non è importante il colore del gatto, ma che acchiappi i topi, diceva no che se ne intendeva

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