mercoledì 27 novembre 2013

fortunelli

I nani si sono rotti.
Si sono rotti senza nemmeno la grazia di aspettare ognuno, non dico educatamente il proprio turno, ma almeno che l'altro stesse un pochino meglio.
Si sono rotti di rotture diverse e, in un certo senso, apocalittiche, per cui non c'è nemmeno la consolazione di metterli insieme nella stessa stanza e coccolarli nello stesso modo.
Troppo facile.
Attila si è procurato un'infrazione al malleolo sinistro che gli ha valsa la vittoria nel torneo di salto della scalino indetto nella sua scuola (amore, ascolta mammina, la prossima volta, basta una storta, vinci lo stesso eh) ed un bello stivaletto gessato corredato di scarpona ortopedica e doppie stampelle.
Totila ha invece portato a casa dalla scuola per l'infanzia una bella bronchitona con valori di saturazione dell'ossigeno inferiori a quelli del nonnino. Quindi, al momento anche lui ha il suo bel corredo di pasticche, sciroppi e sospensioni per aereosol.
Uno si dispera perchè deve andare a scuola anche in quelle condizioni.
L'altro perchè non può andarci in quelle condizioni.
Uno dice di non avere niente.
L'altro di stare tanto male.
Per fortuna uno legge all'altro topolino mentre se ne stanno vicini, sdraiati a pancia sotto, sul parquet della loro stanza, interrompendosi ad ogni colpo di tosse.
Noi, sulla porta, li guardiamo, ci guardiamo e ci chiediamo se davvero non ci sia modo di cancellare un giorno dal calendario

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