martedì 19 novembre 2013

Casa, arrivano i primi veri progetti

E così, dopo le discussioni e gli incontri con l'amministrazione, dopo gli esposti al difensore civico, dopo i pareri legali e gli accertamenti tecnici, finalmente ci siamo.
Al solito, la montagna ha partorito un topolino, ma questo noi lo sapevamo fin dall'inizio e infatti non abbiamo mai chiesto altro che di poter realizzare una stanza in più.
Col tempo e con le discussioni, però, questa stanza che nelle idee iniziali doveva essere un parallelepipedo appiccicato al cubo che già c'era, è diventata un entità fluida, oggetto di sogni e voli pindarici.
Non solo, col tempo e con la necessità di fronteggiare i problemi burocratici, ci siamo accorti di avere molte possibilità.
Tipo che possiamo avere una loggia, che abbiamo diritto ad un vano tecnico per la caldaia, le strumentazioni del solare e del fotovoltaico e per la cisterna per la raccolta delle acque piovane.
Insomma, per una volta, la lentezza e le difficoltà burocratiche sono state utili e ci hanno aperto un mondo.     
Certo ora ci sarà da presentare il progetto e ottenere l'approvazione, ma intanto qualcosa si muove.
E si muove così bene che ieri abbiamo discusso le prime proposte dell'architetto.
Se la cosa va in porto, ottimizziamo gli spazi, ristrutturiamo il piccolo annesso e, in pratica, costruendo pochissimo,  stravolgiamo tutto.
Come piace a me.
L'unica cosa che mi spiace è che ho dovuto rinunciare all'idea della stanza vetrata aperta sulla campagna, ma pazienza, mi godrò comunque una zona giorno in cui nessuna parete sarà senza finestre.
E mia madre, impazzirà

2 commenti:

  1. Ciao! Finalmente sono riuscita a registrarmi... alla fine il distacco è avvenuto, diciamo che nessuno ci ha trattenute.
    Le cose quindi si muovono nella direzione giusta, buon per voi! E sia mai che nel vano tecnico per la caldaia ci stia una camera in più... scherzo, ormai ho capito che le furbate non fanno per te, onesta al limite dell'autolesionismo ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco sull'ultima affermazione avrei qualche perplessità.
      Ho sempre detto "che io no", "che se vuoi che le cose cambino devi cambiare" e via e via, però ora comincio a pensare "che a Roma, come i romani"

      Elimina