mercoledì 2 marzo 2016

Lavoro. Non potercela fare


1.
Leggo un atto di controparte:
"...In particolare, l’autoveicolo in oggetto è utilizzato dalla predetta società (e in particolare modo dal suo legale rappresentante) per svolgere la relativa attività imprenditoriale specialmente nei rapporti con i terzi per il cui svolgimento è indispensabile l’utilizzo dell’autoveicolo: ciò al fine di potere proficuamente gestire tutte le attività di commercio relative a               e, in genere, di            specie nei confronti delle imprese nazionali, i cui legami commerciali richiedono l’utilizzo del mezzo in oggetto...."
Quanto è stato sui banchi questo? chi, per tutti gli dei di tutti i pantheon, è stato troppo avaro con la matita rossa e blu? ma soprattutto, perchè a me?
Sciacquategli i bit in Arno (o in qualsiasi corso d'acqua v'aggradi) 
2.
Incontro tra separandi: 
Studio della collega, sala riunioni, tavolone centrale, tappeto e vaso di fiori nel'angolo (come posso fare a sapere se sono veri?), tutto molto telefilm americano, se non fosse che, ecco, tra tutti e quattro d'americano non abbiamo nemmeno le scarpe.
Discutiamo, cercando di trovare un accordo e portare a casa una bella negoziazione assistita invece che una separazione contenziosa con udienza fissata al duemilamai, ma io sbaglio alla grande, contravvenendo all'aureo principio che impone: "mai parlare col cliente di controparte".
La regola sarebbe posta per evitare che un avvocato, non proprio corretto, scavalchi il collega e "circuisca" il  povero e sprovveduto avversario, ma ha valenza assoluta. 
Contravvenirla è da scemi.
E infatti.
La signora, in perfetta buona fede ed assolutamente convinta delle sue ragioni, mi punta gli occhioni in faccia e mi comunica che lei ha diritto a tutto ciò che chiede perchè, nella vita, finora, ha fatto la moglie e la madre, ha sostenuto la famiglia ed il marito, ne ha accompagnato gli sforzi per raggiungere un serio riconoscimento professionale e, insomma, si è spesa tantissimo. 
Caspita! 
Invece tutte quelle che lavorano, non sostengono nessuno, non accompagnano gli sforzi di nessuno, non si spendono per nessuno, finito l'orario staccano e vanno a farsi la manicure.
Sono un filino ipersensibile di questi tempi, lo so da sola

Nessun commento:

Posta un commento