venerdì 6 novembre 2015

E' facile essere tolleranti con le persone che ci sono indifferenti

Wilde mi perdonerà se gli rubo l'incipit.
E poi lui diceva che è facile essere cortesi, non tolleranti.
Forse gli sembrava di più.
In effetti la cortesia presuppone una maggiore attenzione della tolleranza, almeno parlandone in generale.
Nel mio caso invece io faccio proprio fatica ad essere tollerante, sulla cortesia non ho problemi: saluto, sorrido, ringrazio, faccio complimenti ai bambini e mi congratulo per le buone idee e le piccole iniziative portate a realizzazione.
Non provo simpatia, questo no, ma non la provavo nemmeno prima dell'intolleranza.
E' che siamo troppo diverse: a me quelle tutte zuccherose fanno venire le bolle. E' sempre stato così. Le zuccherose che hanno ricevuto in dono, con la maternità, la capacità di trasformare in zucchero tutto ciò su cui posano lo sguardo, poi, mi fanno scappare, odio sentirmi appiccicosa.
Mi spiace essere intollerante.
Mi piacerebbe essere in grado di rispettare le idee e le scelte altrui, sempre e comunque, anche quando non sono d'accordo, anche quando penso che siano stupide, ignoranti, aberranti.
In questo caso però proprio non ce la faccio.
Sarà che quando ti toccano i figlioli, i principi vanno un attimo a farsi un giro, sarà che certi principi sono così importanti che quando confliggono con altri in cui credi, gli altri cedono, non lo so.
So però che la mamma anti gender dell'asilo non la tollero.
E non è che non la tollero perchè dice cose folli irrazionali, patetiche, perchè crede a pseudonotizie che nemmeno il lercio, perchè sostiene la pericolosità di certi libri che a me sono sempre parsi da standing ovation.
No.
Oddio, anche.
Fondamentalmente però non la tollero perchè chiede, anzi pretende, che la classe si adegui alle sue idee, alle sue paure ai suoi timori.
E lo pretende con tanta forza che vorrebbe tutto l'istituto cambiasse il patto educativo in vigore da una decina d'anni perchè ora come ora si "propone lo sviluppo armonico del singolo nel rispetto delle diversità di ognuno".
Sia chiaro lei ha un caro amico gay (come tutti quelli così), ma certe cose non si possono proprio accettare.
Immagino che possa cambiare scuola, perchè non otterrà mai ciò che chiede, ma otterrà una maggiore attenzione in classe, una minore libertà delle maestre nel parlare di certi argomenti o nel creare percorsi ludico - educativi di un certo tipo, nella scelta delle storie su cui organizzare il gioco teatro ed in una miraide di altre piccole grandi cose.
E tutto questo perchè? perchè forse, tra vent'anni, suo figlio o sua figlia potrebbero scoprirsi gay per colpa di chi, da piccoli, li ha lasciati giocare impropriamente con le bambole o le macchinine, ha letto loro di una principessa che ha salvato un principe da un drago (massacrando i congiuntivi), li ha accompagnati nella loro crescita in modo rispettoso delle loro diversità.
Non ce la faccio.
Non riesco ad essere tollerante.
Io, ecco, mi vergogno, ma ho già fatto una cosa terribile: le ho fatto notare che i bagni a disposizione della sezione non sono divisi per sesso

http://video.repubblica.it/edizione/firenze/rossi-legge-la-fiaba-contestata-della-principessa-e-il-drago/216560/215744



2 commenti:

  1. Questi nuovi crociati anti gender si meritano una buona dose di intolleranza, per quanto mi riguarda puoi continuare a fare cose terribili.

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  2. Grazie Melnda la tua autorizzazione è per me preziosa. Giuro che non pensavo davvero di potermi trovare accanto una così, è stata una bella botta.

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