giovedì 1 ottobre 2015

Cose (frivole) che vorrei

In questi giorni la vita rotola a grande velocità, ci sono cose belle, cose brutte e cose quotidiane.
C'è una brutta, vecchia storia, che sono stata sul punto di raccontare più di una volta, ma ancora non so se è il caso.
C'è una discussione sull'eleganza che forse vale la pena approfondire da queste parti, per fare chiarezza.
Per ora però c'è l'elenco delle cose che vorrei e, per ovvie ragioni, non avrò.
Quindi, a eterno memento del sacrificio:
- un cappotto rosso, di quelli da bambina, colletto a camicia, a un petto o, meglio, doppiopetto stretto, al ginocchio, leggermente svasato, con martingala dietro e spacco;
- un cappotto di cammello (no, non color cammello di lana di cammello), taglio classico a omino fichino, lungo al ginocchio, color cammello o, visto che sogno, double face cammello profilato panna e panna profilato cammello (a quel punto senza bottoni, per forza)
- una borsa a mano bordeaux/borgogna/rubino o come cavolo lo vogliamo chiamare (bon veramente non una, quella, belt bag di Celine)
- un secchiello nero chè poi non si dica che non subisco influenze esterne
- un paio di stivali marroni molto semplici, ma con tacco, diciamo 7, grosso
- un paio di scarpe da tanguera, possibilmente colorate, assurde, ma senza plateau
 

2 commenti:

  1. il cappotto cammello va alla grande quest'anno

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  2. Eh! pensa te che fortuna, ne vedrò mille e mille varianti e io, nulla.
    Mi metterò addosso un paio di metri di parquet

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