martedì 20 ottobre 2015

Nella media ...e una perla di saggezza

Tutto nella media.
Scrivo poco,  quasi nulla, perchè strofino e pulisco come se finalmente, a 45 anni, fossi diventata la figlia di mia madre.
Durerà ancora una quindicina di giorni, forse un mese, poi tornerò quella che sono sempre stata, una per cui il pulito non è una soddisfazione ma una precondizione necessaria: se non c'è fa schifo, ma ottenerlo significa partire da meno un milione ed arrivare a zero, nessun piacere, solo dovere, delegarlo è una vittoria.
Comunque, la casa inizia a prendere vita, il trasloco è imminente e persino Attila e Totila cominciano a gradire.
Non fregherà niente a nessuno, ma è bellissima.
La situazione nel ramo della famiglia allargata che non si smentisce mai è stazionaria: uno si lamenta perchè morirà di tutti gli stenti, murato in casa, lasciato solo con i suoi guai (e senza nemmeno il conforto di un whisky al Roxy bar) e l'altro, in silenzio, cerca di evitare di morire di tutti gli stenti, subissato dalle lamentele per i guai altrui (e senza nemmeno il conforto di un whisky al Roxy bar) .
E poi c'è chi mi dice: sei sarcastica.
Tesoro.
Sono gentilissima, ma non cieca, potrei guarnirla con un barile di zucchero e miele, ma i fatti non cambierebbero.
Unica nota positiva un Attila sorridente e sereno.
Ho chiesto (chè lo so, una si dovrebbe anche vergognare di chiedere il perchè della serenità a un figlio, ma tant'è)
Mi ha detto: "il maestro Massimiliano ci ha fatto meditare, poi ha fatto delle domande ed a me ha detto che se si è sereni si è più forti e più intelligenti. E io ho provato e lo sono mamma, sono più forte ed intelligente, per cui ho deciso di essere sereno"
Quindi, ecco, grazie maestro Massimiliano.
Però mi spiegate perchè, se lo dico io, è come se avesse ragliato un asino e se lo dice lui, allora, è una perla di saggezza?
Che sia il karategi?

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