E' tanto che non scrivo, troppo.
Prima non ho scritto, perchè c'erano tante cose belle e, si sa, le cose belle vanno godute non descritte. Se ti fermi e le immortali, le racconti, cerchi di dare loro una forma, infatti quelle, giustamente, si stufano e passano.
Poi, non ho scritto, perchè ne è successa una brutta, una di quelle che non puoi permetterti di fermarti a pensarci su, perchè c'è da fare e ci penserai, se servirà, quando potrai.
Ora sei qui, presa da mille vortici e ti senti un po' come quando facevi il bagno da bambina col mare molto mosso e ti divertivi a saltare i cavalloni (è pericoloso, lo sai). Bastava sbagliare una traiettoria e finivi sotto, in un groviglio di gambe e braccia, senza alcuna consapevolezza di dove fosse il cielo e dove, invece, si trovasse il mare e qualche volta, serviva una mano pietosa che ti acchiappasse e tirasse su, sputacchiante e senza fiato.
In tutto questo, l'estate è stata splendida
Il ritorno, amaro
Siamo di nuovo alle prese con il ciclo della vita
Abbiamo ricevuto affetto, sostegno, assistenza, è il momento di dare
Speriamo di essere in grado
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