lunedì 18 maggio 2015

E ti guardo (nuovo ma vecchio, sperando di non perderlo come tutto il resto del vecchio blog)



E ti guardo

Ti guardo e ti vedo più bello.
Il tempo è stato gentile, ma c’era da aspettarselo.
Io, per dire, lo sapevo che saresti stato meglio a 45 che a 25.
Sapevo anche che a 15 dovevi essere un disastro e lo sapevo prima di vedere quelle foto, quelle che, se non fosse per la tenerezza, andrebbero bruciate.
Lo sapevo perchè siamo fatti della stessa pasta e senza tutte le stronzate
sulle anime gemelle a cui non credo, a cui non credi e a cui quelli come noi
devono essere ubriachi forte per credere.
Non sto dicendo che sia un bene, sto dicendo che è così.
Noi non siamo quelli delle carrozze con i cavalli, bianchi poi, chè
diciamocelo quanti mai dovrebbero essere ‘sti cavalli tutti bianchi e del tipo
idoneo a trainare carrozze, per soddisfare la bisogna?
Troppi, decisamente, troppi.
Noi siamo quelli che si scelgono tutti i giorni, ma davvero e non per posa,
chè a volte me lo chiedo mille volte, in un giorno, se ne vale sempre la pena o se è mai valsa.
Siamo quelli che si guardano sempre: brutti da fare paura, come capita mentre partoriscono o dopo un esame disgustoso ed invasivo e si vedono brutti, chè brutti sono e dire il contrario sarebbe mentire.
Si guardano ed a volte si vedono belli, come sei stasera, per dire, con i
capelli brizzolati, ma abbastanza lunghi per arricciarsi, con la camicia bianca
aperta, la cravatta in tasca, le maniche arrotolate e la faccia tirata-da-
mestiere-di-merda-voglio-andare-dai-bambini-ma-prima-vieni-qui-e-chiudi-la-
porta.
Noi siamo quelli che si sono piaciuti e si piacciono “senza testa”, prima
della testa, ed è bene così, perchè in fondo io a quelli la cui pelle non
parlava alla mia non ho mai nemmeno dato una chance.
Siamo però anche quelli le cui teste si sono riconosciute subito e sì che su
tanti argomenti partivano da presupposti tanto lontani e su tanti rimaniamo
lontani, perchè io sono io e tu sei tu e il noi, al limite è la sintesi, o il
compromesso, se serve.
Ragionare no, comunque, abbiamo sempre ragionato nello stesso modo, anche se io non ho fatto il classico e tu non sai risolvere un’equazione, anche se tu sai essere iracondo ed io fredda, io accogliente e tu spietato, perfezionisti o cialtroni a giorni alterni, curiosi sempre e mai, volontariamente almeno, superficiali nella “raccolta dei dati”.
E’ un sacco di tempo che ci guardiamo lo sai?
Fammi un piacere, non distogliere lo sguardo, ancora per un po’ almeno

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