mercoledì 11 gennaio 2017

Il generale inverno

E' inverno e fa freddo.
Firmato Jacques de La Palice
Ora io lo so che è banale, però...
Però porca miseria non si fa ecco, non è educato, nè gentile.
Sono almeno tre anni che qua si gira serenamente con un cappotto aperto da dicembre a marzo, che i cappelli sono riservati solo a quelli convinti che la berretta doni (come gli Ugg) ed i guanti sono un vezzo.
Una si abitua, si illude persino.
Se poi, la poveretta, trascorre le vacanze di fine anno in montagna e la sola neve che incontra è quella giudiziosamente sparata sulla piste, perchè per il resto tocca cercare una buona scusa persino per bere un vin brulé, è chiaro che c'è della mala fede.
Si perchè poi torna a casa, riprende il solito tran tran e deve sopportare temperature da - 6 a +6.
Non sono sane, io ve lo dico.
E si, è bellissimo alzarsi la mattina, col cielo terso, il sole splendente ed il ghiaccio che brilla sull'erba.
Suscita meraviglia il fiume che, a tratti, si è ghiacciato e sembra scricchiolare mentre lento procede.
Dà una gioia infantile l'aria fredda che ti entra nel naso e ti fa venire voglia di correre a perdifiato lungo il pendio solo perchè ti senti viva.
Però ora basta eh.
Lo scherzo è bello se dura poco.
Ora tiriamo fuori una bella giornata di tramontano che arruffi capelli, pensieri e fronde d'olivo.
E poi basta

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