lunedì 14 dicembre 2015

Molto maschile

Un amico mi ha detto che ho un approccio molto maschile alla vita, che ho un modo di ragionare molto maschile.
Non era una critica e nemmeno un'offesa; del resto, lui è maschio e non appartiene all'insopportabile categoria dei denigratori del proprio sesso.
Nemmeno io, a dire il vero.
Essere donna mi piace.
E' innegabilmente una grandissima rottura di scatole in moltissime occasioni, ma è anche, altrettanto innegabilmente, un'inesauribile fonte di soddisfazioni.
Non ho mai desiderato altro.
Ciononostante la sua osservazione mi è piaciuta, mi ha gratificato in qualche modo, e lo ha fatto soprattutto, perchè non parlavamo di cose connesse al lavoro, ma alla vita privata, a quella intima, emotiva, personale.
A quella, in fondo, che per la vulgata dominante, dovrebbe essere tanto più intensa, soddisfacente, ricca, se vissuta con la propria "parte femminile", perchè gli uomini, si sa, sono troppo semplici, basici, ottusi, incapaci di sviscerare i rapporti e le relazioni così come il proprio vissuto più profondo.
Ecco io sono molto maschile.
Dopo un po' mi stufo

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