martedì 28 maggio 2019

Amiche

Ho delle amiche
Non tantissime, ma abbastanza.
Alcune vengono da tempi lontani, sono quelle dei pomeriggi in giro da sole, su e già per i campi, dopo i compiti delle elementari, alla ricerca di giunchiglie e tulipani; quelle delle lezioni di danza classica, degli interminabili allenamenti in piscina e delle merende a pane e Goldrake
Altre, sono arrivate con i libri di filosofia e di astronomia, mescolate alla tabella degli elementi ed alle declinazioni di latino, con i brufoli ed i Duran Duran
Qualcuna mi aspettava ai tavoli delle sale di lettura, pronta ad uno scambio di ruoli tra quella china e arruffata su testi di esame e quella rilassata e un po' svogliata in attesa della sessione successiva
Altre, infine, le ho trovate molto dopo, col lavoro, o la maternità, chiacchierando di niente in piazza o di cose importanti in posti seri e un po' paludati.
Non tutte sono rimaste, ma non per questo sono meno amiche.
Quasi nessuna è una presenza quotidiana.
Inciamparsi addosso non è facile
E io non sono il tipo di persona che chiama o manda messaggi whattsapp solo per chiedere come va o fare osservazioni sul tempo.
Pessima, sono pessima
Sono molto alte (maledette) o bassine, molto magre (sempre maledette), normopeso o anche, ben indirizzate sulla via dell'obesità.
Alcune si tingono i capelli da sempre chè erano bionde dentro e i cromosomi si sono sbagliati; altre solo per ritorsione, offese dalle scelte di chiome che hanno deciso di cambiare senza nemmeno chiedere permesso, altre ancora vanno orgogliosamente nature.
Una si è fatta delle incredibili ciocche azzurre ed è diventata la mia personale fata Turchina
Hanno fatto studi molto diversi, alcune pochi, altre anche troppi e scelte diverse.
Hanno vite diverse. Alcune frenetiche altre rilassate, alcune in funzione di una scelta familiare decisamente tradizionale sebbene a volte, apparentemente alternativa, altre concentrate soltanto sulle loro personali mete, altre infine, perennemente in bilico, sempre alla ricerca di un punto di equilibrio.
Non si somigliano molto le mie amiche e neanche mi somigliano
E non posso nemmeno dire che l'elemento sempre costante in tutta questa diversità sia la mancanza di giudizio che ci riserviamo a vicenda, perchè in realtà ci giudichiamo eccome, con affetto, con attenzione, con dolcezza, ma anche con sincerità.
Non siamo conoscenti occasionali cui è richiesto un sorriso ed un commento benevolo di quelli che ogni persona educata tiene sempre in tasca
La loro opinione conta
Eppure, nonostante questo, o forse proprio per questo, siamo amiche.
Lo siamo perchè so, come sanno loro, che siamo viste esattamente come siamo, invecchiate, limitate, imperfette, un po' cattive e un po' ipocrite, ancora e sempre ingenue eppure a tratti ciniche, non di rado coglione, un filino stronze, non sempre oneste, sincere o brillanti, a volte superficiali e occasionalmente insensibili.
E' rilassante, è rassicurante.
Di più, è forse la vera essenza dell'amicizia.
Sapere che c'è qualcuno al mondo che mi guarda e mi vede carente, come del resto sono, non finge che la realtà sia diversa da quella che è e non teme di mettermela davanti agli occhi.
Ma in tutto ciò mi accetta e mi accoglie comunque


Nessun commento:

Posta un commento