E
ti guardo
Ti
guardo e ti vedo più bello.
Il
tempo è stato gentile, ma c’era da aspettarselo.
Io,
per dire, lo sapevo che saresti stato meglio a 45 che a 25.
Sapevo
anche che a 15 dovevi essere un disastro e lo sapevo prima di vedere quelle
foto, quelle che, se non fosse per la tenerezza, andrebbero bruciate.
Lo
sapevo perchè siamo fatti della stessa pasta e senza tutte le stronzate
sulle
anime gemelle a cui non credo, a cui non credi e a cui quelli come noi
devono
essere ubriachi forte per credere.
Non
sto dicendo che sia un bene, sto dicendo che è così.
Noi
non siamo quelli delle carrozze con i cavalli, bianchi poi, chè
diciamocelo
quanti mai dovrebbero essere ‘sti cavalli tutti bianchi e del tipo
idoneo
a trainare carrozze, per soddisfare la bisogna?
Troppi,
decisamente, troppi.
Noi
siamo quelli che si scelgono tutti i giorni, ma davvero e non per posa,
chè
a volte me lo chiedo mille volte, in un giorno, se ne vale sempre la pena o se
è mai valsa.
Siamo
quelli che si guardano sempre: brutti da fare paura, come capita mentre partoriscono
o dopo un esame disgustoso ed invasivo e si vedono brutti, chè brutti sono e
dire il contrario sarebbe mentire.
Si
guardano ed a volte si vedono belli, come sei stasera, per dire, con i
capelli
brizzolati, ma abbastanza lunghi per arricciarsi, con la camicia bianca
aperta,
la cravatta in tasca, le maniche arrotolate e la faccia tirata-da-
mestiere-di-merda-voglio-andare-dai-bambini-ma-prima-vieni-qui-e-chiudi-la-
porta.
Noi
siamo quelli che si sono piaciuti e si piacciono “senza testa”, prima
della
testa, ed è bene così, perchè in fondo io a quelli la cui pelle non
parlava
alla mia non ho mai nemmeno dato una chance.
Siamo
però anche quelli le cui teste si sono riconosciute subito e sì che su
tanti
argomenti partivano da presupposti tanto lontani e su tanti rimaniamo
lontani,
perchè io sono io e tu sei tu e il noi, al limite è la sintesi, o il
compromesso,
se serve.
Ragionare
no, comunque, abbiamo sempre ragionato nello stesso modo, anche se io non ho
fatto il classico e tu non sai risolvere un’equazione, anche se tu sai essere
iracondo ed io fredda, io accogliente e tu spietato, perfezionisti o cialtroni
a giorni alterni, curiosi sempre e mai, volontariamente almeno, superficiali
nella “raccolta dei dati”.
E’
un sacco di tempo che ci guardiamo lo sai?
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